Alte Vie 5 & 6 delle Dolomiti
Alta Via numero 5 di Tiziano
L'alta via numero 5 si snoda tra Sesto di Pusteria e Pieve di Cadore, è lunga circa 100 km e richiede 10 giorni per essere fatta tutta. La difficoltà è media.
Questa alta via è stata dedicata a Tiziano Vecellio, pittore che dalle Marmaròle, attraverso le quali si svolge il percorso, trasse ispirazione per arricchire lo sfondo dei suoi quadri.
Il percorso si svolge sulla Croda dei Tòni e l’Antelao, su sentieri non particolarmente impegnativi, mentre sulle Marmaròle esistono difficoltà maggiori.
Da Sesto (1316 mt) con l'automonile si raggiunge, proseguendo in direzione San Giuseppe di Moso, il Campo Fiscallino (Dolomitenhof - 1454 m), e il rifugio Zsigmondy Comici (2224 m).
Fiancheggiando il lago Ghiacciato, attraverso i ghiaioni della Croda dei Toni, si è al rifugio Giosuè Carducci da dove si raggiunge in 3 ore la località Ponte da Rin in Val Ansièi.
Se si vuole raggiungere il Rifugio Ciareìdo le ore di percorrenza salgono a otto e mezza.
Da qui le tappe successive sono il rifugio Ciarèido o rifugio Baion-Boni, raggiungibili in 6 ore. Da qui si può godere di un grandioso panorama sulle Dolomiti orientali e su quelle oltre la Val d'Ansièi.
La nostra prossima meta è il Bivacco Tiziano ( 6 ore). In questo tratto è inclusa la ferrata "Sentiero degli Alpini".
Proseguendo si dovranno raggiungere il Bivacco Musatti e il Bivacco Voltolìna. La tappa è di 9 ore, quindi vi consigliamo di partite abbastanza presto.
Ci si dirige il giorno successivo verso il rifugio San Marco e il rifugio Galassi in 5 ore.
La nostra ultima tappa ci conduce dal rifugio Galassi al rifugio Antelao e infine a Pieve di Cadore in sette ore e mezza di percorrenza.
Alta via 6 – Alta Via dei silenzi
L'alta via 6 è una via di media/difficile difficoltà, si svolge sui 2000 m, richiede 10/12 giorni di cammino, a seconda della preparazione e collega Sappada a Vittorio Veneto.
L'alta via è chiamata “ alta via dei silenzi” perchè lungo il suo percorso non si incontra anima viva!
Questo itinerario presenta caratteristiche più severe di quelle tipiche dell’alta montagna dolomitica. Uno dei problemi più rilevanti di questo percorso è la mancanza di acqua.
L’alta via ha inizio dove sorge il rifugio alle Sorgenti del Piave, ovvero dove termina la strada delle Val Sèsis.
Da Sappada si arriva fino al Piave, imboccando la Valle del Rio Storto. Si segue il sentiero marcato 314 lungo il torrente. Si segue a sinistra fino a una cascata. Si arriva fino all'imbocco del Ciadin di Elbel, poi si prende a sud verso Passo Elbel. Dal Passo si gira a sinistra (segnavia 315), poi ancora a sinistra per un bosco fino alla Casera di Clap Piccolo. Qui ci si immette sul sentiero 201 e seguendolo si arriva al rifugio F.lli De Gasperi (1767 m). (4 ore)
Si segue poi il sentiero 201 fino al rifugio Tenente Fabbro (1783 m). (6 ore e 30). Si prosegue verso ovest, fino alla Casera Doana. Si sale lungo il sentiero 336 fino al Passo del Ladro. Si scende poi nel bosco fino a incontrare il sentiero marcato 207. Si giunge poi al Passo della Mauria, al Torrente Tora, fino ad arrivare alle Sorgenti del Rio Vigogna. Ci si dirige verso la Val di Giaf e infine con una breve salita si raggiunge il rifugio Giaf (1405 m).
Dal Rifugio lungo il segnavia 346 ci si dirige al rifugio Padova (1278 m). Da qui si prende il sentiero 350 che scende al Rio Talagona.
Dal Bivacco Casera Laghet de Sora si raggiunge il Bivacco Griselin e poi il rifugio Maniago per dirigersi poi verso Erto e da qui si prende l'autobus per Cimolais.
Ci si dirige poi verso il rifugio Alpago, il rifugio Semenza . Dal rifugio si scende per il segnavia 923 e si giunge alla Casera Palantina, poi un sentiero conduce a Canaie. Da qui si continua per il segnavia 922 per Campon.
Da Campon in 7ore e 30 raggiungiamo Vittorio Veneto.